Pitagora (liberto)

Busto del giovane Nerone in abito sacerdotale; l'imperatore romano celebrò in almeno due occasioni il rito del matrimonio romano con degli uomini.

Pitagora (fl. I secolo) è stato un liberto dell'ultimo imperatore romano della dinastia giulio-claudia Nerone.

I due uomini si sposarono durante una cerimonia pubblica in cui l'imperatore stesso assunse il ruolo della moglie[1][2][3][4], il tutto collegato forse a certi riti misterici[5]. Si dice anche che durante la prima notte di nozze Nerone imitò le grida e i gemiti delle vergini costrette con la forza all'unione sessuale[6].

Egli non è stato l'unico amante maschio avuto dall'imperatore: ebbe difatti due compagni di letto, allo stesso tempo, oltre al liberto Pitagora, che svolgeva il ruolo di marito, anche Sporo il quale invece interpretava il ruolo di moglie[7].

  1. ^ Ancient History Sourcebook: Suetonius: De Vita Caesarum--Nero, c. 110 C.E., su fordham.edu. URL consultato il 7 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2011).
  2. ^ Cassius Dio Roman History: LXII, 28 - LXIII, 12-13
  3. ^ Frier, Bruce W., Roman Same-Sex Weddings from the Legal Perspective, su Classical Studies Newsletter, Volume X, University of Michigan, 2004. URL consultato il 24 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2011).
  4. ^ Champlin, 2005, p.146
  5. ^ Edward Champlin Nerón, pg. 202
  6. ^ Jean-Noël Robert, Eros romano: sesso e morale nell'antica Roma, pg. 205
  7. ^ Simon Baker, Roma, p. 227; che cita una fonte classica. Vedi anche in Champlin (op. cit.)

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